Preventive controls qualified individual: questo il nome della nuova figura necessaria per la aziende esportarci di cibi e bevande verso gli Stati Uniti.
Il nuovo pacchetto di norme introdotto dalla Food and Drug Administration, nell’ambito del Food Safety Modernization Act (FSMA), processo di ammodernamento normativo avviato nel 2011, prosegue con lo scopo di assicurare che gli alimenti venduti negli Stati Uniti siano sicuri per la salute umana.
La Foreign Supplier Verification Program (FSVP), l’ultima norma introdotta, obbligherà gli importatori statunitensi ad appurare che i fornitori stranieri compiano adeguate verifiche preventive basate sull’analisi del rischio. Questo nuovo sistema fa ricadere la responsabilità finale del prodotto alimentare importato in capo agli importatori stessi.
In particolare, come richiesto dal Reg. CE 852/2004, il nuovo provvedimento prevede che gli stabilimenti di produzione applichino ed implementino dei piani Hazard Analysis Critical Control Point (Punti critici di controllo dell’analisi dei rischi) presso i propri stabilimenti. Dovrà inoltre essere individuato un Preventive controls qualified individual (PCQI), nuova figura di riferimento, interna o esterna all’azienda, che sia qualificata allo scopo di applicare e implementare i piani HACCP. La figura sarà considerata qualificata se avrà frequentato un corso di formazione specifico o se avrà un curriculum ed una significativa esperienza lavorativa nel settore e nei processi produttivi per alimenti.
Ai fini della valutazione del piano HACCP, invece, avrà precedenza l’adeguatezza del piano stesso piuttosto che i titoli di studio e le esperienze maturate dalla figura di riferimento individuata.
È maggio 2017 il termine entro il quale tutte le società che commercializzano prodotti alimentari nel mercato statunitense dovranno adeguarsi. Resta invariato l’obbligo per le imprese straniere di registrarsi al portale del FDA per poter esportare.
Va ricordato, inoltre, che i regolamenti dettati del FSMA non vanno applicati a carne e prodotti a base di carne, ovoprodotti e pescegatto. Queste categrie di prodotti sono sotto il controllo di un altro ente governativo americano, l’USDA.
I requisiti richiesti dal FSVP, invece, non si applicano agli impianti esportatori di pesce e di prodotti della pesca, né ai succhi di frutta.
Il corpo completo del FSMA, ancora in fase di sviluppo, vede la Commissione Europea e i rappresentanti italiani del settore lavorare a stretto contatto con le autorità statunitensi per delineare un accordo tra tutte le parti coinvolte e per definire quali saranno effettivamente tutti gli oneri che le imprese dovranno rispettare per esportare prodotti alimentari negli Stati Uniti.
FONTI: Ministero della Salute, FDA