Il Prosciutto di Parma è il primo e unico prodotto non giapponese a essere riconosciuto come Indicazione Geografica dal governo del Sol Levante. Si tratta di un importante traguardo, ultimo anello di un lungo iter burocratico e politico, che ha avuto lo scopo di accertare e conoscere da vicino il prodotto made in Italy e il metodo di lavorazione.
”Siamo orgogliosi di questo risultato – ha detto Stefano Fanti, direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma – che premia gli sforzi dei nostri produttori, a conferma della qualità del Prosciutto di Parma, un prodotto che richiede tempo, fatica con rigide regole imposte dal disciplinare”. Il Consorzio fa presente anche che il Prosciutto di Parma, che potrà contare sulle stesse tutele che gode in Europa, diventerà più riconoscibile sul mercato nipponico grazie al logo della Ig giapponese in etichetta.
Al di fuori dei confini europei la registrazione del marchio, infatti, si è dimostrato il metodo più efficace, ma il riconoscimento come Indicazione Geografica permette di rafforzare la tutela del prodotto perché, alla protezione diretta del Consorzio sui diritti di proprietà intellettuale, si aggiunge l’attività di tutela ufficiale da parte delle Autorità locali.
Con circa 107 mila prosciutti e un valore di 11 milioni, oggi il Giappone è il primo mercato asiatico in termini di esportazioni e il secondo, dopo gli Usa, al di fuori dell’Unione Europea. Presente da oltre 20 anni sul territorio, il Consorzio continuerà a investire importanti risorse per valorizzare il Prosciutto di Parma puntando su un consistente programma promozionale.
Fonte: ANSA